Collegno
Collegno si trova su un terreno di origine alluvionale, tra Torino ad est e Rivoli ad ovest, al termine della Val di Susa, e a pochi chilometri dalle Alpi, alle pendici del Monte Musiné. Il territorio è prevalentemente pianeggiante ed è solcato dal fiume Dora Riparia, nel tratto terminale del suo percorso. La fascia territoriale compresa tra le due sponde del fiume è oggi parte integrante del Parco Agronaturale della Dora, che la città di Collegno condivide con i comuni di Alpignano, Pianezza e Torino. Questa area protetta è in parte un relitto boschivo ed in parte terreno agricolo. La porzione di territorio comunale più densamente abitata è stata costruita in tempi moderni (in prevalenza dagli anni ‘60 in poi) lungo l’asse di Corso Francia come una propaggine del comune di Torino, a seguito anche di insediamenti industriali, prevalentemente tessili e siderurgici. Nel territorio del comune sorge l’aeroporto turistico Aeritalia.
Borgata Paradiso
Regina Margherita
Santa Maria
Concentrico
Borgo Nuovo
Villaggio Dora
Savonera
Leumann
Terracorta
Le trasformazioni del territorio, la sostenibilità e il ruolo della Città di Collegno
di Silvana Accossato, Sindaco di Collegno
Per la sua strategica collocazione nell’ambito dell’area metropolitana torinese (fulcro nord-ovest), le importanti infrastrutture viarie (tangenziale, SSP 24, corso Francia, corso Marche) e di trasporto pubblico (linea ferroviaria To-Bardonecchia, Metropolitana linea 1) e la presenza di risorse di carattere ambientale-paesaggistico e monumentale quali l’asta fluviale della Dora Riparia con l’omonimo Parco Agronaturale, i complessi storici della Certosa e del villaggio Leumann, la Città di Collegno gioca vieppiù un ruolo chiave nell’ambito della conurbazione torinese.
Alle oggettive “doti naturali”, la Città ha saputo affiancare, negli ultimi anni, una politica urbanistica attenta e bilanciata che ha consentito, da un lato, di tutelare le importanti risorse storiche e ambientali esistenti (p. es. il vincolo paesaggistico-ambientale sul Parco Agronaturale della Dora è stato assunto dal Piano Regolatore Generale del 2003 e, solo recentemente, anche su iniziativa dello stesso Comune, è stato incluso tra le Zone naturali di Salvaguardia dalla Regione; ndr) e, dall’altro, di consentire il rinnovamento e lo sviluppo urbanistico ed economico del territorio in modo sostenibile, attuando scelte già pianificate dal PRG o introdotte con interventi estemporanei ma sempre “governati” prestando particolare attenzione alla visone e alla coerenza complessive.
La grande considerazione per l’ambiente e per lo sviluppo sostenibile da parte della Città sono testimoniati dalla convinta adesione all’iniziativa europea del Patto dei Sindaci, che ha dato luogo al Piano d’Azione per l’Energia sostenibile (PAES); dall’approvazione di un Allegato Energetico-Ambientale al Regolamento Edilizio ritenuto tra i più innovativi e rigorosi del nord Italia e dalle numerose iniziative “minori” ma pur sempre significative, come l’adozione del car sharing, del bike sharing o la messa a disposizione dei cittadini di incentivi economici per gli impianti auto a gas. Il Comune, guarda, conseguentemente, oggi, con molta attenzione al modello delle Smart Cities e alle sue possibili declinazioni ed, in tal senso, ha aderito al progetto Torino Smart City.
Tra i grandi progetti – urbanistici ed infrastrutturali – implementati nel corso degli ultimi 10-15 anni, val la pena richiamare: i Piani Particolareggiati “Area Centrale”, “Ex Elbi”, “Via Fabbrichetta” e “Via Messina” (tutti di riqualificazione urbana); il P.I.P.; l’intervento IKEA, dal quale, un’attenta regia comunale – insieme a Regione e Provincia – ha saputo trarre i massimi benefici per la collettività, riuscendo – con i dovuti accorgimenti progettuali e le mirate compensazioni ambientali e infrastrutturali – a renderlo compatibile con l’esistente sistema produttivo-commerciale “arteriale” della tangenziale, il delicato assetto viario e il limitrofo Parco Agronaturale della Dora; la Metropolitana linea 1; il sottopasso ferroviario ed il relativo Movicentro; il nuovo ponte sulla Dora ed il connesso, nuovo, sistema infrastrutturale che collega il corso Marche, tramite il viale Certosa, con la SSP 24 e la tangenziale.
Tra i prossimi importanti traguardi da conseguire, risultano fondamentali il completamento della riqualificazione delle aree di Via De Amicis e dell’Area Centrale e, per quanto riguarda le infrastrutture, il prolungamento della Metropolitana verso Rivoli.
In una città con tali caratteristiche e con tali prospettive di sviluppo, che riscuote un evidente interesse insediativo (è indicativo il dato della popolazione, che ha superato ormai i 50.000 abitanti, con un incremento di circa l’8% negli ultimi 10 anni), risulta di estrema utilità poter disporre di dati aggiornati ed affidabili sull’andamento del mercato immobiliare.